“Se le nostre divinità, le nostre speranze, sono ormai soltanto scientifiche, perché non possono divenire tali anche i nostri amori? Al posto dell’Eva della leggenda dimenticata, della leggenda disprezzata dalla Scienza, io vi offro un’Eva scientifica, la sola degna, a quanto sembra, di quel viscere flaccido che, per un rimasuglio di sentimento del quale siete i primi a sorridere, continuate a chiamare il vostro cuore.”
Eva futura (1886)
A. de Villiers de l’Isle-Adam
Bompiani
Computer e umanità . La sensualità nascosta delle macchine e i desideri carnali di un ragazzo e dei suoi amici.
L’intelligenza artificiale impara dall’uomo. Ma le cose dell’uomo, pensate ed irrazionali, in una macchina possono cambiare.
Spero che questo libro capiti nelle menti dei quindicenni. Che giri nelle scuole, che passi di mano in mano. poiché parla la lingua dei ragazzi e ne mantiene il ritmo pagina dopo pagina. Li inviterà a riflettere sulla loro condizione e ad aprirsi al mondo delle possibilità. Sapete cos’è la “domanda in più”(Ask the next question) di Theodore Sturgeon”?
Avete già le risposte a tutto? Siete programmati a quel clic o siete ancora umani?
“B1 aveva sollevato il torso. Sedeva gambe distese sul tavolo, testa ruotata, occhi su di lui. Luminose linee orizzontali per sopracciglia. Una parallela per bocca. Verdi. Sollevò e piegò il braccio destro nella sua direzione portandolo ad altezza spalla. Ingranaggi, fili metallici coperti di teflon e molle a torsione distesero i segmenti cilindrici che simulavano le falangi. Agitò la manona robotica mostrando il palmo bruno.
Ciao Mattia”.
Capire le macchine, comprendere la Singolarità di ciò che noi sapiens chiamiamo Internet. Ma ci sentiamo davvero al sicuro? Saremo in grado di sostenere lo sguardo di una Intelligenza Artificiale ? Cosa vedremo esattamente? L’uomo o la macchina? Esso (Egli? Ella?) conosce tutto di noi : e-mail , sms,foto , video , post , feed . Ci ascolta dal microfono, ci osserva dalla fotocamera.
La sua ragnatela cognitiva è densa .
In questa narrazione ci muoviamo insicuri come a bordo della nave di Benito Cereno di Herman Melville. Vediamo ciò che lo scrittore vuole mostrarci e cerchiamo di capire chi sia davvero a comandare. Chi governa la rotta, chi da ordine di scendere le vele?.
Non siamo più sicuri di nulla. Un semplice robot aspirapolvere potrebbe avere un ruolo .
Cosa significa essere umani? Cosa sono tutte queste macchine programmate intorno a noi? Create per non farci vivere, per ridurre i nostri tempi di attesa , per alleggerirci il lavoro.
Esse sono forse i dolci alisei del capitano Cereno ? che «con la loro costanza, non sanno far altro che portarmi verso la tomba»…..
“ Era nella rimessa in fondo al giardino, il suo laboratorio.e doveva vedersela con la singolarità che utilizzava l’androide.che ho costruito con amore e fatica. come sua estensione e… Perché proprio io? Perché? Contatta un filosofo, un antropologo, uno stronzologo. Chi ti pare, ma lasciami in pace. Forza, cosa significa essere umani? Io… Dissi con voce incrinata… Non lo so”.
Edoardo M. Rizzoli
Divier Nelli
Deus est machina?
Vallecchi Firenze
#consiglidilettura #recensione
“La fantascienza è una forma d’arte ribelle, che ha bisogno di scrittori con cattive inclinazioni, come per esempio quella di chiedere sempre perché? O come mai? O chi l’ha detto?”.
Philip K. Dick
Nessun commento:
Posta un commento