È la vigilia di Natale, la piccola Marie e Fritz, il suo fratellino di sette anni, attendono con ansia di poter scartare i regali. Fin dal primo mattino fruscii, colpetti , bisbigli e rumori metallici hanno perturbato la tranquillità delle stanze e smosso i desideri di quei due piccoli nella casa del loro padre, l’Ufficiale Sanitario dottor Stahlbaum. Ad attenderli , in un perfetto incarto ci sono una bambola ed un vestitino nuovo per Marie, ed un battaglione di ussari di piombo per Fritz. E poi c’è uno “splendido omino di legno” dal busto lungo e massiccio con indosso “una bella giacca da ussaro di un viola brillante con alamari e bottoncini bianchi, pantaloni della stessa foggia” ed un paio di stivali da ufficiale!
La favola ha bisogno di ricchezza ed ecco che Iacopo Bruno posa su questi personaggi tutta la maestria del suo tratto e soffia la vitalità del colore, ed anima anche quel dono insolito, quello Schiaccianoci, che il Consigliere dell’Alta Corte di Giustizia Dhrosselmeier, padrino dei ragazzi, artista, uomo appassionato di pendole ed orologi, ha voluto regalargli.
Quello Schiaccianoci conquisterà su tutti Marie, e poi Fritz e Louise, la sorella più grande.
Tra sogno e realtà, Marie e lo Schiaccianoci si troveranno ad affrontare il malvagio Re di Topi ed il suo esercito di roditori.E tutto prenderà una nuova vita in quella casa che non è più una casa ma un campo di battaglia e di sogni inarrestabili, di sorrisi e di paure, in quel salotto dove il tepore e la tranquillità hanno ceduto il passo al fracasso, allo sconquasso, al Bang! al Zing!al Pum! al Badabum Bum! allo Sdeng ed al Baam!
E poi, per chi vorrà accompagnare Marie e lo Schiaccianoci ci sarà da vedere
un mondo incantato, il Bosco delle Confetture a Confettiburgo ed il Castello di Marzapane dopo avere attraversato il Lago di Rose in una nuvola d’astuzia al passo di un’avvincente musica turca.
“Pare anche che Marie sia ancora la regina di un piccolo regno felice in cui lo sguardo può posarsi sulle cose più belle di questo e altri mondi, dai luccicanti boschi natalizi ai magnifici castelli di marzapane.
A patto, ovviamente, che si abbiano occhi capaci di vederle.”
E come sempre nei concitati giorni che precedono il Natale dove una strana smania penosamente ci oltrepassa e ci eccede ,vi invito a tornare alla lettura di un classico come Lo Schiaccianoci e il Re di Topi, così ben congegnato, così sapientemente illustrato, che ci ricorderà come ogni volta, che il regalo inatteso è quello più carico di magia.
Questa storia è un sogno, una caduta vertiginosa in un luogo della fantasia,in un giorno speciale per quanto è lungo il sempre.
Buon Natale!
Edoardo M. Rizzoli
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